Gli italiani conoscono poco l’Hiv, hanno difficoltà a dire con esattezza come si trasmette il virus e
poco o nulla sanno sulle cure che esistono per contrastare l’infezione.
È quanto comunicano i dati di un’indagine svolta dalla società di ricerche demoscopiche SWG per conto
di Nps Italia Onlus - Network Persone Sieropositive, che ha contattato un campione rappresentativo di mille persone stratificato secondo quattro parametri: età, genere, luogo di residenza e
ampiezza del comune di residenza.
L’indagine ha indagato il livello d’informazione sull’Hiv/Aids, l’opinione su come i mass media
trattano questo argomento, il permanere di pregiudizi e l’idea di cosa voglia dire oggi essere una persona Hiv+.
Da questa ricerca emerge che gli italiani sono piuttosto soddisfatti del loro livello d’informazione
sull’HIV/AIDS, oltre il 70% delle persone intervistate ritiene di essere molto o abbastanza informato in materia, con poche differenze tra le età. In realtà per molti aspetti la situazione è
assai diversa. Solo circa il 50% delle persone ha saputo rispondere alla domanda su cosa sia l’HIV, con qualche differenza tra le fasce di età e, fatto più preoccupante, tra i giovani tra 25 e 34
anni, potenzialmente i più interessati al contagio sessuale, solo poco più della metà (57%) ha risposto correttamente alla domanda su come si trasmetta il virus dell’HIV, mentre le persone con
più di 64 anni ne sono informate nel 70% dei casi.
Rispetto all’esistenza di terapie per la cura di AIDS e HIV il livello d’informazione è risultato
direttamente proporzionale al crescere dell’età: i più giovani, le persone peraltro maggiormente a rischio, sono le meno informate e consapevoli. La domanda su cosa significhi avere la carica
virale azzerata vede i ragazzi più giovani e i 45-55enni convinti, rispettivamente nel 28% e 25% dei casi, che voglia dire non essere infettivi. Nelle altre fasce di età questa percentuale è
nettamente più bassa: 15% – 19%. Rispetto a questa domanda, più “tecnica” ma con forte valenza per la prevenzione, i “non so” si collocano tra il 26% e il 40%.