Terremoto significa emergenza sangue? Non necessariamente, nonostante l’appello a donare sia stato più volte ripetuto dai media a partire dalla giornata di mercoledì 24 agosto, all’indomani del terremoto che ha sconvolto il centro Italia. Come è stato ben spiegato dal presidente nazionale di Avis, il dottor Vincenzo Saturni, il Piano nazionale delle emergenze ha ben funzionato, ridistribuendo sul territorio le scorte strategiche presenti nelle regioni italiane. Risultato: a 24 ore dal sisma era già stata dichiarata cessata l’emergenza sangue nei territori colpiti.
Il terremoto ha però coinvolto la sensibilità di molti, anche in Brianza. La segreteria dell’Avis provinciale, presso il Centro Formentano di Limbiate, ha ricevuto numerose telefonate di persone che offrivano la propria disponibilità a donare, mentre l’Avis di Monza ha registrato un incremento di donazioni. “Venerdì 26 agosto, noi di Avis Monza abbiamo avuto ben 30 donazioni a fronte di una media giornaliera al di sotto delle 20” ha spiegato la professoressa Andreina Fumagalli, presidente del gruppo di via Marsala. Un incremento sicuramente dovuto all’emozione suscitata dal terremoto.
“Dobbiamo ringraziare i donatori che in questa situazione si sono sentiti chiamati in causa direttamente” dice la presidente Fumagalli. Sisma o no, in Avis si lavora per prevenire le emergenze e non per risolverle. Essere donatori in Italia significa essere donatori regolari e abituali, unico modo per garantire sangue sicuro ogni giorno dell’anno.
Avis nazionale ha attivato un conto corrente straordinario per le popolazioni e le sedi colpite dal sisma. Bonifico bancario sul conto corrente di Banca Prossima – filiale di Milano intestato ad Associazione Volontari Italiani del Sangue – AVIS NAZIONALE, IBAN: IT21V0335901600100000065611, BIC: BCITITMX (Causale: nome sede Avis che effettua il versamento o persona + Terremoto Centro Italia).